logo sito internet.jpg

BLOG

La rabbia dell'uomo mi ha tolto la felicità




Io ho un sogno



 

Martin Luther King, pastore della chiesa cristiano-battista nel sud degli USA, ha guidato la lotta delle popolazioni nere per i propri diritti. Fin da quando era bambino, aveva sentito profondamente quanto ingiusta fosse la discriminazione razziale, basata sul colore della pelle. Pelle nera che proibiva ai bambini bianchi d’avvicinarsi a lui, che non permetteva a lui di entrare nei negozi ma di comprare la merce attraverso una finestra “riservata ai negri”.

Ogni volta che i negri protestavano non violentemente la polizia caricava e i razzisti approfittavano per infierire contro la gente di colore. E i neri come si difendevano? Cantando “We shall overcome”,  noi ce la faremo. Le parole esprimevano la speranza e il sogno di un futuro in cui bianchi e neri potessero marciare assieme, mano nella mano, verso un’ alba di pace.

Era questa la fede che M.L. King aveva fatto nascere in loro, una fede basata sul principio della non violenza e sulla capacità di vedere gli uomini con gli stessi occhi di Dio: uguali e liberi.

"Amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani... io ho un sogno... che proprio qui in Alabama, i ragazzini negri e le ragazzine negre sapranno unire le mani con i ragazzini bianchi e le ragazzine bianche come se fossero fratelli e sorelle. Ho un sogno oggi!".

La rabbia dell'uomo mi ha tolto la felicità




Divise




Strano come dei commenti banali a volte riescano a innescare pensieri più profondi!
Un commento del commissario tecnico della nostra Nazionale di calcio mi ha dato modo di riflettere su un tema a volte un po’ dibattuto tra di noi.
Guardando gli spalti dello stadio durante una partita del Campionato Europeo, era apparso evidente come i tifosi italiani fossero mimetizzati, anonimi, poco appariscenti al contrario degli avversari che macchiavano gli spalti con un bel color giallo intenso.
Una maglietta con i colori della Nazionale non è da considerare una divisa vera e propria ma ha il potere di identificare immediatamente chi la indossa. Crea un senso di appartenenza.
Anche la nostra Associazione ha una divisa. I colori caldi della terra d’Africa come il verde e l’azzurro ci fanno riconoscere immediatamente come “quelli del Seme della Speranza”.
Vestiti con la stessa maglietta, dichiariamo che siamo  fratelli, pronti a dare solidarietà disinteressata e a sentirci tutti uguali in ogni momento.
Indossiamola con orgoglio, con la consapevolezza di metterci a disposizione, riconoscibili e individuabili sempre.

Gabriella

Non sappiamo più essere gentili


Non sappiamo più

essere gentili


Il tempo passa e di conseguenza cambiano le mode e le abitudini degli esseri umani. A volte però, purtroppo, cambiano anche alcuni stili di vita che, dal mio punto di vista, invece dovrebbero rimanere uguali nei secoli a venire.

In un Paese come il nostro, dove i problemi sembrano non trovare mai una soluzione adeguata, dove ci sono sempre meno nascite e dove l’età media è sempre più avanzata, la gentilezza sembra avere ceduto il passo all’arroganza e alla freddezza di modi e di stili che sono sempre più essenziali.

Eppure la gentilezza non dovrebbe essere soltanto un comportamento frutto di una buona educazione, ma dovrebbe avere un valore sociale molto più importante. C’è addirittura uno studio dell’Università di Saint Andrew e dell’ateneo di Edimburgo, in Scozia, che dimostra come anche i giovani scimpanzé imparino il valore della gentilezza e lo imparino proprio dagli adulti che insegnano loro a dividere le ricompense alimentari.

Gesti di questo tipo sono molto importanti all’interno di un branco di primati anche per rinforzare quello che sono il valore e la coesione di un gruppo.

La gentilezza, quindi, le scimmie la insegnano e la imparano.

Chissà che non sia troppo tardi per capire che anche noi non abbiamo più scuse e che ogni tanto varrebbe la pena di imparare anche dagli animali.

(Licia Colò - Famiglia Cristiana n. 24)

 

 

La rabbia dell'uomo mi ha tolto la felicità


 La rabbia dell'uomo

mi ha tolto la felicità



Gli occhi dei bambini riescono a semplificare tutto. Anche quando la complessità degli argomenti sembra invalicabile. Ed è quello che è riuscita a fare Gaia, 11 anni, quando si è trovata di fronte alla traccia del tema per il concorso "Scrittori in erba", che chiedeva agli studenti di continuare il testo: "Mi chiamo... e vengo da lontano".
E così Gaia si è messa nei panni di Aiag, piccola migrante africana arrivata in Italia insieme a sua madre.
Il tema ha vinto la sezione "Prima media" dell'iniziativa organizzata dal Miur e che vede la partecipazione di tutte le scuole pubbliche secondarie di Roma.

"Mi chiamo Aiag e vengo dall'Africa; io e la mia famiglia siamo venute in Italia. Ho chiesto alla mia mamma perché ora siamo qui e non in Africa, lei mi dice che è per una cosa chiamata guerra; penso che l'uomo abbia perso la voglia di vivere e che non sappia più amare, ma non l'ho detto a mamma perché il suo viso si era riempito di lacrime ed erano come lacrime indelebili che avevano macchiato il suo cuore. Quando esco per strada ho paura perché tutte le persone si allontanano da me ed i bambini si rifiutano di essere miei amici; a me non importa perché io ho già molte amiche: le stelle. Ci vediamo tutte le sere ed io confido loro tutti i miei segreti; uno di questi è rivedere il mio papà che mi manca molto e voglio anche tornare a casa mia, nella mia cameretta, con i miei amici. Finalmente mamma e' riuscita a trovare lavoro in una casa dove c'è un bambino come me, ed ogni giorno fa le pulizie li'. Quasi dimenticavo! La mia mamma forse è riuscita a trovare una casa (lo spero perché vorrei un bel letto). Mi manca l'Africa, ma non posso fare altro che pregare le stelle di donarmi la felicità che mi è stata tolta dalla rabbia dell'uomo. Penso che non sia giusto che i bambini non vogliano fare amicizia con me, perché in fondo io sono un bambino come loro".

(La Repubblica - 8 giugno 2016)

Chi c'è online

Abbiamo 204 visitatori e nessun utente online

Mappa Visitatori

Calendario Attività

Febbraio 2022
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28

Newsletter

Privacy e Termini di Utilizzo

Archivio Newsletter

Collaborano con noi

Piede_11.jpg

Questo sito utilizza cookie per rendere migliore la navigazione e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione "PRIVACY e COOKIE POLICY". "PRIVACY e COOKIE POLICY"