logo sito internet.jpg

BLOG

Blog l'umiltà

 

 


Madre coraggio

 

 

 

Leggendo questo scritto intitolato "Madre coraggio" su un settimanale, sono tornata con il cuore al periodo di volontariato mio e di Enrico nel 2012 presso le Suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù a Dubbo in Etiopia e alla piccola Immut. Questa bimba è stata adottata dagli amici de Il Seme della Speranza e fino ad allora, l'avevamo vista solo in fotografia ma eravamo a conoscenza del suo handicap, un grave deficit mentale e motorio. La vera eroina di questa storia é la sua mamma Aster, che ogni giorno carica Immut sulle spalle già curve dal tanto lavoro nei campi, portandola sempre con se per chilometri. E una vera eroina è la mamma che, in questa meravigliosa lettera, esprime un immenso amore per il suo bambino, nonostante le difficoltà che affronta ogni giorno. Una mamma etiope ed una mamma italiana legate dallo stesso filo di sofferenza e amore.
                                                                                                              Tiziana

 

“Madre coraggio”

"Sono la mamma di un bambino “speciale”. Essere mamma è difficile, la nascita, la crescita, le paure, le malattie, ma essere mamma di un bambino disabile è ancora più difficile. Devi scontrarti con la realtà, sognavi un bambino e te ne ritrovi un altro, un bambino cui non avevi mai pensato e ti chiedi: ma perché proprio a me? Ci sono emozioni, paure, rabbia che sono dentro di te, cerchi di capire, combattere, accettare questa cosa che ti spaventa, vai avanti sapendo di dover andare incontro a tanti dolori, ma anche a tante gioie. Ogni conquista fatta è una gioia, è una felicità che nemmeno sai spiegare. Poi arriva inevitabile l’età scolastica, tutti che lo guardano in  modo diverso, commiserazione, disprezzo, a volte falsi sorrisi e tu devi convivere con tutto questo. Vuoi che rispettino tuo figlio, vuoi che non venga trattato da diverso, anche se le stesse maestre ricalcano certi comportamenti, come per farti pesare che lui è così. Quante cose ho mandato giù: rabbia, dolore, solitudine. Ora è cresciuto, va alla scuola elementare, ma ancora è emarginato, non soltanto dai bambini, ma anche dai genitori, e mi chiedo: perché la disabilità o la diversità fa così paura? Da così fastidio un bambino diverso? E’ giusto tenerlo in disparte? Non si fa male soltanto a lui, ma anche a chi gli sta intorno. Vorrei fare un appello a tutte le mamme che leggono questa mia lettera: insegna a tuo figlio a non scherzare, a non deridere il bambino con problemi, il bambino che fa più fatica… ma insegna a tuo figlio ad aiutarlo.
Ma, se anche a te mamma dà fastidio vederlo, beh, ringrazia soltanto che tuo figlio non è così. Una mamma un giorno mi ha detto: ringrazio soltanto che mia figlia è normale, ma non si può mai sapere. E’ una frase che mi ha fatto riflettere! Io credo che invece di giudicare, scherzare e allontanare questi bambini, dovremmo tutti imparare ad accettarli e aiutarli non credi? Soltanto un sorriso vero può aiutare una mamma con mille difficoltà, una mamma che combatte per i diritti di suo figlio. Queste mamme sono da ammirare non da evitare. E’ difficile essere mamma, ed esserlo di un bambino diverso lo è di più! Amo mio figlio e non lo cambierei con nessun altro, anzi, lo devo ringraziare perché in questa breve vita vissuta con sofferenza e coraggio, mi ha insegnato tanto e mi ha fatto crescere come persona. E a voi che leggete dico: non guardatelo con aria di commiserazione, guardatelo semplicemente per quello che è, ammirate la gioia e la spensieratezza che c’è in lui e riflettete sulla strada che ha fatto per essere lì.
Scusate lo sfogo, ma provo questo tutti i giorni ed è tristissimo. Fa veramente male sentirsi soli nel dolore. 
Grazie per avermi ascoltato".

                                                                                       La mamma di un bambino “speciale” 

"So che non è facile,
ma rispondi all’ignoranza con un sorriso,
ne uscirai sempre vincente!
"

Blog l'umiltà

 

 


L'umiltà

 

 

 

Non si proclama l’umiltà.

Non esiste un atteggiamento umile perché l’umiltà è nel cuore e si legge solo dall’esempio con il proprio modo di vivere.

Non è segno di umiltà la postura del corpo: le spalle curve o il viso atteggiato.

E’ umile chi ascolta con pazienza. Chi non sbandiera le proprie difficoltà e le proprie tristezze.

E’ umile chi lascia parlare l’interlocutore senza intromettersi con i propri “anch’io”.

E’ umile chi si fa da parte senza storcere la bocca, per il bene comune, senza recriminare.

E’ umile chi si sacrifica in famiglia e nella società senza farlo pesare.

E’ umile chi non sbandiera i propri successi.

E’ umile chi non sbatte in faccia al prossimo la propria presunta bravura.

Non è umile il fariseo che pensa di avere la legge nel cuore perché ce l’ha scritta sui filatteri che gli penzolano davanti agli occhi.

E’ umile il pubblicano che chiede perdono perché tutti abbiamo tanto di cui chiedere perdono, sempre.

Sono umili i nostri Missionari: perché pur avendo un bagaglio incredibile di esperienza e di cultura si avvicinano a tutti e tendono la mano per chiedere aiuto.

Incoraggiamoci a vicenda ad essere umili.

Blog la leggenda della stella alpina

 


La leggenda della

    stella alpina

 

   

I volontari de "Il Seme della Speranza"

con questa leggenda

dedicata alla regina dei fiori di montagna, pianta nobile,

preziosa e simbolo di eterna bellezza,

augurano a tutti voi

BUONE VACANZE

Arrivederci a settembre!

 

 LA LEGGENDA DELLA STELLA ALPINA

Una volta, tanto tempo fa, una montagna malata di solitudine piangeva in silenzio.
Tutti la guardavano stupiti: i faggi, gli abeti, le querce, i rododendri e le pervinche.
Nessuna pianta però poteva fare qualcosa, poiché legata alla terra dalle radici.
Così neppure un fiore sarebbe potuto sbocciare tra le sue rocce.
Su dal cielo, se ne accorsero anche le stelle,
quando una notte le nuvole erano volate via per giocare a rimpiattino tra i rami dei pini più alti,
una di loro ebbe pietà di quel pianto e senza speranza scese guizzando dal cielo.

Scivolò tra le rocce e i crepacci della montagna, finché si posò stanca sull’orlo di un precipizio.
Brrr!!!… Faceva freddo…
Era stata proprio pazza per aver lasciato la serena tranquillità del cielo!
Il gelo l’avrebbe certamente uccisa…
Ma, la montagna corse ai ripari, grata per quella prova d’amicizia data col cuore.
Avvolse la stella con le sue mani di roccia in una morbida peluria bianca.
Quindi, la strinse legandola a sé con radici tenaci…
E quando l’alba spuntò, era nata la prima Stella Alpina

Blog il fango

 


Il fango

 

 

Per fango si intende comunemente una miscela composta da materiale solido finemente disperso e da una quantità relativamente piccola di liquido”.

Questa la definizione da wikipedia.

Non è piacevole il fango, é vischioso, si attacca, é faticoso da togliere. Occorre strofinare ben bene perché la pelle ritorni ad essere pulita. Eppure si usa anche in cosmesi, alle terme, per ridare bellezza e lucentezza alla nostra pelle.

Metaforicamente, nel nostro tempo presente ogni cosa serve per fomentare polemiche. Tonnellate di fango su tutto. Anche le migliori intenzioni passano al vaglio dei tuttologi che trinciano giudizi, con la certezza di essere nel giusto, senza pensare che valutazioni puramente personali non rispecchiano la verità e anzi, fanno male.

Guardare la pagliuzza nell’occhio del vicino senza vedere la trave nel proprio è più che mai attuale. E’ uno sport social, da leone da tastiera e da pettegoli di cortile.

Diamo una bella lucidata alla nostra coscienza, raschiamo il fango incrostato delle malevolenze gratuite. Togliendo la parte di “materiale solido” resterà solo il “liquido” che, scorrendo finalmente libero, ci ridarà  serenità e nuovo impulso per continuare le nostre strade.

Chi c'è online

Abbiamo 102 visitatori e nessun utente online

Mappa Visitatori

Calendario Attività

Febbraio 2022
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28

Newsletter

Privacy e Termini di Utilizzo

Archivio Newsletter

Collaborano con noi

Piede_11.jpg

Questo sito utilizza cookie per rendere migliore la navigazione e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione "PRIVACY e COOKIE POLICY". "PRIVACY e COOKIE POLICY"