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NEWS ed EVENTI

25 Dicembre 2014
Santo Natale

 

Auguri da frate Aklilu Petros

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di auguri ricevuta da frate Aklilu Petros.

Auguri da frate Aklilu Petros

Festeggiamo il Santo Natale: Ricetta

Venerdì 12 Dicembre
Chiesa di Castellazzo di Bollate


 
Festeggiamo

il Santo Natale: Ricetta

  
 

Ingredienti:

Un Coro affiatato e coinvolgente
Una location d’atmosfera
Una organizzazione perfetta
Un gruppo di amici
Panettone, pandoro e ottimo spumante

Gli ingredienti c’erano tutti nella serata del 12 dicembre. La nostra Associazione ha voluto condividere con tanti amici un momento di festa per anticipare la gioia del S. Natale.La Chiesa di Castellazzo si presta magnificamente alle magiche atmosfere e il Coro di S. Guglielmo ha dato subito l’impronta della festa con il repertorio studiato per la circostanza.

I Gospel e i canti di Natale più noti sono stati i protagonisti indiscussi: un plauso e un grande grazie agli amici della Corale che si sono davvero spesi con il loro entusiasmo e la loro bravura.

Un grazie sentito anche a Padre Egidio che ci ha ospitato così generosamente!

Dopo il Concerto ci siamo ritrovati a condividere un momento di vera festa.
L’entusiasmo non manca mai, in queste circostanze, complici gli scambi di auguri e la gioia degli incontri fra “vecchie” e “nuove” conoscenze!

La presenza virtuale dei nostri Missionari ci ha spronato a mettere ai piedi del Presepe il nostro anno di lavoro che si sta concludendo e il nostro impegno per il futuro.

Grazie ancora a tutti e arrivederci presto.

I volontari de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s. all'Angelus

24/25/26 Ottobre 2014
Il Seme della Speranza a Roma
 



Roma: capitale del mondo

Capitolo III

"Contento, Signore, Contento"

 

 

Domenica.

La giornata inizia con la S. Messa celebrata nella Cappella della nostra Domus.
Il Vangelo è quello forte, quello che sta alla base della nostra vista cristiana.

Dal Vangelo secondo Matteo «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Durante l’omelia ci imbattiamo in questa piccola frase che diventa un po’ il leitmotiv dell’intera giornata: sant’Alberto Hurtado, cileno, ripetendo “contento, Signore, contento” ci invita a dichiararci gioiosi perché la gioia è il chiaro segno del nostro essere seguaci di Cristo.

Il comandamento dell’amore poi ci fa riflettere sul fatto che tutte le nostre opere devono procedere dall’amore per Dio.

Ma la nostra mente è già là, in piazza S. Pietro, a quella finestra che alle 12 in punto si illuminerà della presenza di Papa Francesco.

Ci arriviamo in piazza, e la troviamo già gremita. Sono impressionanti anche le code infinite per entrare ai Musei Vaticani e in Basilica. E meno male che ieri i nostri Aklilu e Kebede ci hanno permesso di evitare questo supplizio!

Siamo in attesa. Innalziamo il banner con il nostro logo. Li sotto ci sono tutti i cuori di noi volontari presenti o a casa, i nostri amici e tutti quelli che collaborano con noi per la riuscita dei progetti, delle nostre famiglie.
La manciata di minuti/ore che mancano all’Angelus scorrono velocissimi. Presto vediamo aprirsi la finestra, stendere il drappo rosso e affacciarsi il nostro Papa.

La Piazza è tutta un applauso, un grido, un invocare Francesco.
Il Papa inizia a parlare.
Un silenzio surreale e incredibile cala immediatamente, come in una sorta di incantesimo.

Anche il Papa ci fa riflettere sul Vangelo di oggi: "L'amore è la misura della fede, e la fede è l'anima dell'amore. Non possiamo più separare la vita religiosa dal servizio ai fratelli, a quei fratelli concreti che incontriamo. Non possiamo più dividere la preghiera, l'incontro con Dio nei Sacramenti, dall'ascolto dell'altro, dalla prossimità alla sua vita, specialmente alle sue ferite. Il Vangelo non ci consegna due formule o due precetti, ma due volti, anzi un solo volto, quello di Dio che si riflette in tanti volti, perché nel volto di ogni fratello, specialmente il più piccolo, fragile e indifeso, è presente l'immagine stessa di Dio. Dovremmo domandarci quando incontriamo uno di questi fratelli se siamo in grado di riconoscere in lui il volto di Dio. Siamo capaci di questo? Il comandamento dell'amore a Dio e al prossimo non è il primo perché sta in cima all'elenco dei comandamenti. Gesù non lo mette al vertice, ma al centro, perché è il cuore da cui tutto deve partire e a cui tutto deve ritornare e fare riferimento".

L’Angelus di oggi sembra proprio rivolto a noi!

Commossi, riceviamo la benedizione di questo immenso Papa che tocca sempre il cuore di ciascuno con una semplicità magistrale.

Un ultimo saluto e la finestra si chiude.

Contenti, Signore, contenti di essere venuti qui a Roma, di avere avuto la fortuna di condividere questa esperienza con un gruppo di amici.
Contenti, Signore, contenti di avere ricevuto una carica di energia da spendere per il finale impegnativo di quest’anno.
Contenti, Signore, contenti di collaborare con figure gigantesche come quelle dei nostri Missionari.

Quella finestra chiusa ma che conserva l’impronta del Papa ci ha lasciato la contentezza nel cuore.
Vogliamo conservarla per sempre.

Alle 16 saliamo sul Freccia Rossa che ci riporta a Milano.

Abbiamo subito deciso di condividere con tutti voi questa straordinaria esperienza fraterna.
Queste righe di diario danno anche a noi l’occasione di “rivedere” tanti momenti significativi e bellissimi.

Grazie a tutti e arrivederci alla prossima!

Roma:capitale del mondo - Capitolo II: in Vaticano

Ho visto cose che noi umani

Paolo Biglioli con Paola Salvadori

Ho visto cose che noi umani

Buona e Mala Sanità, Buona e Mala Umanità

 

I diritti riconosciuti agli autori di questo libro, disponibile nelle librerie dai primi giorni di novembre 2014, sono interamente e direttamente devoluti a Il Seme della Speranza o.n.l.u.s.

Foliazione: 344 pagine    Prezzo al pubblico: 16,00 euro

Contenuti: Paolo Biglioli, pioniere della chirurgia cardiovascolare, racconta a Paola Salvadori un percorso che, dai primi passi in università alle esperienze più toccanti con i pazienti, dalle battaglie con le istituzioni agli accordi nobili di un mondo accademico che va scomparendo, ha cambiato in meglio – e per sempre – la vita di tantissime persone.
Non un libro per medici e addetti ai lavori, quindi, ma uno scorcio della strada che ha portato le cure del cuore alla gente comune, vista con gli occhi di chi con il proprio lavoro ha contribuito in maniera decisiva alla storia del nostro Paese.
La grande storia: quella letta sui giornali e sui libri, che vista da vicino è fatta di giorni eroici.
Passa il tempo e cambiano gli scenari, dall’Italia al nord Europa agli Stati Uniti, dal Sud America all’Estremo Oriente, per tornare infine a Milano, in un viaggio popolato di volti che hanno creato una vera “capitale del cuore”.
Un esempio di volontà e tenacia, di idealismo e convinzione, e per i più giovani un invito a non arrendersi.
Paolo Biglioli, con un gruppo di colleghi, realizzando il sogno di una sanità per tutti ha toccato un traguardo importante, ma guarda già oltre, con apertura e curiosità − la stessa di cinquant’anni prima − alla medicina che verrà.

Se vuoi effettuare una donazione alla nostra associazione, puoi effettuare un bonifico bancario intestato a:
Il Seme della Speranza o.n.l.u.s.
c/o Banca Popolare di Milano - Agenzia 01318 di Bollate
IBAN: IT47T0558420100000000001010
Ricordati di indicare la descrizione "Sostegno Progetti Sanitari" nella causale di versamento.

I volontari de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s. davanti al collegio Etiope

24/25/26 Ottobre 2014
Il Seme della Speranza a Roma
 



Roma: capitale del mondo

Capitolo II - In Vaticano

 


Sabato 25 ottobre ci presenta una Roma smagliante sotto un cielo blu e un sole splendente.

Riposati e rinfrancati da una bella colazione siamo pronti ad affrontare il trasferimento in San Pietro.

Per fortuna scopriamo che di fronte alla Domus ferma un autobus che ci porterà direttamente a destinazione.
Ancora ignari di come funzionano i trasporti pubblici a Roma, appena usciamo eccolo subito alla fermata.
Ma che efficienza, pensiamo, ieri era proprio colpa dello sciopero!

Arriviamo in San Pietro e restiamo a bocca aperta: ma cosa c’è ancora? Cos’è questa folla festante, in fila chilometrica in attesa di entrare nella sala Paolo VI? E' il centenario della fondazione del Movimento Schonstatt, un Movimento Apostolico nato in Germania nel 1914. Devono incontrare il Papa.

Noi dobbiamo incontrare frate Aklilu esattamente sotto l’Obelisco ma non è ancora arrivato. E’ bloccato in metro, “povero Aklilu”!! Ringrazieremo la Provvidenza per questo suo ritardo, ma in questo momento non lo immaginiamo certo.

Finalmente ecco Aklilu: sempre sorridente e in perfetta forma romana, si da’ subito da fare e ci scorta (con una guardia) attraverso la folla verso l’entrata del Vaticano per la quale abbiamo il pass procurato tramite il Collegio Etiope che, appunto, ha sede nella Città del Vaticano. Magari fosse così semplice! Non bastano questi orpelli, Aklilu viene spedito dalle Guardie Svizzere. Restiamo in attesa sotto l’occhio vigile dei poliziotti italiani. Ma perché mai tutti questi ritardi, accidentaccio!!!

Finalmente entriamo e, per prima cosa, vediamo subito la Ford di Papa Francesco pronta con la portiera aperta.
Sta per uscire da Santa Marta. Fossimo arrivati prima, in orario, non l’avremmo incrociato. Quando si dice la Provvidenza!

Ci appostiamo nascosti fra gli alberi, dietro ai cespugli, fingiamo di osservare... cosa?? Bho: non vogliamo spostarci da qui.
LO VOGLIAMO VEDERE DA VICINO il nostro Francesco.
Le guardie si spazientiscono... ecchisene... giriamo in tondo.
E Lui esce: affabile e sorridente come al solito sale in macchina e ci passa davanti, lo applaudiamo, ci ha guardato?? Sissiiiii ci ha guardato, ha alzato una mano... che emozione!

Felici ripartiamo e arriviamo al Collegio Etiope. Visitiamo la bellissima Cappella, ci raccogliamo in preghiera guidati dal nostro Aklilu e da Abba Kebedè che ci fa da guida per tutto il resto della mattinata attraverso i meravigliosi giardini. Manco a dirlo curatissimi, ancora verdi i prati e gli alberi  di tutte le specie.

Pensiamo: chissà questi ulivi secolari quanti Papi hanno visto passeggiare alla loro ombra.
Arriviamo alla Grotta di Lourdes e intoniamo una Salve Regina pensando a tutti i nostri cari e a tutti quelli che si sono raccomandati a noi per un ricordo.

Arriviamo all’eliporto, poi alla residenza del Papa Emerito.
Continuiamo la passeggiata meravigliati da tanta bellezza e perfezione.
Le siepi sembrano potate col centimetro tanto sono perfettamente allineate!
Ecco i Musei Vaticani, la statua in memoria dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II.
Siamo alla fine del percorso ma abbiamo un altro desiderio. Chiediamo ad  Aklilu di farci entrare in Basilica senza fare la impossibile coda.
Confabulazioni varie e poi saliamo una piccola scala e troviamo un portone aperto per noi: siamo dentro “magico Aklilu”, lo lasciamo dandoci appuntamento per la cena alla nostra Domus.

A questo punto la grandiosità della Basilica ci prende la gola: la incredibile meraviglia della “Pietà” di Michelangelo, il baldacchino del Bernini, le sculture, le volte, le cappelle... opere d’arte sempre nuove e mozzafiato anche se si sono già viste e riviste più volte.

Usciamo e ci dirigiamo verso il Colosseo: sciagura!!!!
La manifestazione dei sindacati, pure loro, oggi, qui a Roma.
Una calca da paura, bandiere e striscioni, cori e plotoni che marciano travolgendo tutto e tutti.

Ohmammaaaaa!

Il pomeriggio scorre veloce: il nostro gruppo indomabile passa ai Fori, all’Altare della Patria, Ara Coeli, Campidoglio.

Vorremmo evitare il rientro in metropolitana: cerchiamo percorsi alternativi per non transitare dallo spauracchio di  Termini... Eccoci finalmente alla Domus morti di stanchezza cerchiamo di capire quanti chilometri abbiamo percorso a piedi. Tanti, troppi.

La cena fraterna con il nostro Aklilu è piacevolissima e da’ l’occasione per scambiarci impressioni e progetti.

Salutato Aklilu  in partenza per l’Etiopia, un drappello di coraggiosi inesauribili riparte per la fontana di Trevi, piazza di Spagna e via Condotti: che diamine la notte è giovane!!

Ci addormentiamo col pensiero dell’indomani... ronf ronf ronf... zzzzz zzzzz

Roma:capitale del mondo - Capitolo I: il viaggio

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