Donne d'Africa partorite
un mondo nuovo
Raccontare l'Africa e in maniera particolare le sue donne, significa raccontare fatiche e speranze di un continente a forma di cuore, la culla dell'umanità, portato sulle spalle delle sue donne.
Certo, la questione femminile dell'Africa ha infinite sfaccettature e complessità, c'è di tutto: donne coraggio che si battono per la legalità e donne che costringono alla prostituzione ragazze giovanissime, ci sono donne capaci di incitare gli uomini alla guerra e donne di pace.
Ma c'è anche altro. Le ombre che offendono e sfruttano il corpo femminile in Occidente, intaccano anche il corpo femminile africano. I vizi del consumismo che minano il tessuto sociale nei paesi ricchi hanno raggiunto anche le radici delle culture africane. Anche in Africa aspetti antichi e culturali sono stati spazzati via da mode egocentriche.
Insomma, c'è del buono e del cattivo anche in questo continente, come dappertutto.
Da qui un richiamo. Dobbiamo imparare a considerare l'Africa non un mondo a parte, ma parte del mondo. Considerare le donne d'Africa, non "oggetti" interessanti di studio, ma soggetti importanti di dialogo.
I problemi e le vicissitudini delle donne africane, sono i problemi e le vicissitudini delle donne di tutto il mondo. Ma quello che dà risalto al ruolo della donna africana è la situazione in cui si trova a vivere e a operare, ancora oggi, dopo decenni di sfruttamento, di colonizzazione, di dittature. È ancora lei che paga le brutture delle lotte e delle guerriglie interne, diventando bottino di guerra; è lei che, stando in piedi anche quando non ne può più, impedisce il collasso del continente e ne assicura la sopravvivenza.
Ci sono in tutta l'Africa donne capaci di farsi promotrici del cambiamento sociale dei loro Paesi, per un futuro migliore per tutti. Possiamo dire senza paura di sbagliare che in molti Paesi d'Africa sono loro il motore del cambiamento della società. Quante volte, sentendo parlare dell'Africa, spesso e volentieri si sottolinea "quello che non ha". Da qui l'incapacità di saper "leggere" la sua storia, in particolare la storia dell'Africa scritta dall'Africa.
Che fatica nominare donne africane che oggi lavorano, sudano, soffrono, lottano per raccontarci il vero volto dell'Africa.
SONO MOLTISSIME le donne che, al fianco dei missionari e delle missionarie si stanno battendo per dare un'opportunità di vita alle speranze, ai sogni, alle fatiche delle loro famiglie e comunità di appartenenza.
Come associazione siamo felici di poter contribuire alla “battaglia” di alcune di loro sostenendo a Konto in Ethiopia la "Konto Women Association", cooperativa di lavoro composta da 50 donne che hanno seguito dei corsi di formazione per introdurre le partecipanti alla gestione del microcredito e dei contributi, tenuti da esperti del settore.
“La donna africana sperimenta una triplice servitù, attraverso il matrimonio coatto, attraverso la dote e la poligamia che aumenta il tempo libero degli uomini e al tempo stesso il loro prestigio sociale e infine, proprio attraverso l’ineguale divisione del lavoro”. (René Dumont)
"Il nome di mia madre è affanno.
D'inverno mia madre si affanna a cercare la legna
d'estate mia madre si affanna per l'acqua
tutto l'anno si affanna per il riso.
Il nome di mia madre è affanno".
Poesia di una dodicenne africana